giovedì 24 febbraio 2011

Damanhur: comunità idilliaca o setta pericolosa?

Recenti fatti di cronaca hanno attirato l'attenzione su Damanhur, una comunità poco nota alla maggior parte di noi. Qualche giorno fa, infatti, il ventenne bergamasco Daniel Busetti, scomparso in seguito a un incidente stradale, è stato avvistato in zona, ma pare che non abbia sostato presso la comunità continuando la sua fuga attraverso i boschi. Anche la ventisettenne triestina Marilena Piretti sembrava essere scappata di casa per recarsi a Damanhur, ipotesi poi smentita dalla portavoce della comunità e completamente scartata in seguito al suo ritrovamento altrove.

Martedì sera il programma di Italia 1 "Mistero" ha trasmesso un servizio di Daniele Bossari recatosi in Piemonte per raccogliere informazioni su Damanhur. Se non avete visto la puntata, potete trovare il video del servizio sul sito di Mediaset. (Si parla di prima parte, quindi si presume che ce ne saranno altre. In questo caso avrò modo di commentare più avanti).
Il servizio ci mostra quasi una realtà parallela, un mondo che poco ha a che fare con la quotidianità che la maggior parte di noi conosce e sperimenta, un universo indubbiamente affascinante proprio per il velo di mistero che lo avvolge.

Quanto visto durante la puntata di "Mistero" ha stimolato la mia curiosità e mi ha spinta a indagare la questione. Essendo impossibilitata in questo momento a recarmi sul posto per toccare con mano quanto mi preme studiare, mi sono limitata a navigare nel web per farmi un'idea, se non altro almeno superficiale, di Damanhur.

Sul web si trova di tutto, dal sito ufficiale alle discussioni sull'argomento, dai video postati dai componenti della comunità alle parole piene di rabbia e paura di ex adepti che mettono in guardia sulla pericolosità di quella che definiscono setta in senso dispregiativo.

Ma che cos'è Damanhur veramente? E' una domanda alla quale non risponderò in questo post, non perché non  voglia, anzi mi piacerebbe molto, ma semplicemente perché mi mancano le conoscenze e gli strumenti utili a trovare una risposta. Voglio limitarmi a raccogliere qui una serie di definizioni o testimonianze in modo tale da stimolare spunti di riflessione. E mi piacerebbe molto se qualcuno dei lettori con una conoscenza più approfondita e magari di prima mano dell'argomento potesse contribuire con i propri commenti.

Il mio percorso di scoperta ha seguito l'ordine dei risultati di Google e  il primo passo è stato consultare il sito ufficiale della Federazione Damanhur dove viene spiegato a grandi linee tutto ciò che la comunità fa e mira a ottenere. Non c'è nulla qui che possa determinare un'opinione negativa, anzi! Apprendo che la comunità è stata fondata nel 1975 da Oberto Airaudi (noto come Falco) e occupa la Valchiusella e l'Alto Canavese. Viene definita "società di vita, ricerca e lavoro", i suoi cittadini hanno una Costituzione e una moneta propria, scuole, imprese, case dove vivono più famiglie, strutture di diverso tipo.
E ancora, questo riporta il sito: "La Federazione di Damanhur è un centro di ricerca spirituale, artistica e sociale conosciuto in tutto il mondo. La sua filosofia si basa sull'azione, sull'ottimismo e sull'idea che ogni essere umano vive per lasciare qualcosa di sé agli altri e contribuire alla crescita e all'evoluzione dell'intera umanità".
I damanhuriani vivono a stretto contatto con la natura, come dimostra anche il fatto che decidano di abbandonare i veri nomi per assumerne altri, animali e vegetali.


Non sembra tutto bellissimo? Bellissimo è anche il tempio creato da questa società e non ancora ultimato, esempio d'arte e architettura degno di nota e pregno di un'atmosfera veramente suggestiva ricreata attraverso affreschi, simboli, porte segrete, sale molto particolari. Le sale principali sono sette: sala dell’Acqua, della Terra, delle Sfere, degli Specchi, dei Metalli, Tempio Azzurro, Labirinto. Esse rappresentano per i damanhuriani l'interiorità dell'uomo; passare da una sala all'altra sarebbe come muoversi dentro se stessi.











Damanhur offre anche la possibilità di visite, corsi, soggiorni a tempo determinato, e accoglie con entusiasmo i potenziali nuovi cittadini.

Leggendo questo mi sono ritrovata a pensare che una società di questo tipo non può che offrire esperienze di vita positive, come suggeriscono anche i visi sereni e sorridenti delle persone ritratte nelle numerose fotografie che affollano il sito. Allo stesso tempo, però, mi chiedevo: è mai possibile che sia tutto così perfetto? Non è che c'è qualcosa sotto che non ci è dato di sapere? E' lo stesso dubbio che ha espresso Bossari nel corso del servizio, quella sensazione che le intervisate non stessero dicendo proprio tutto, che ci fosse un segreto nascosto da qualche parte e rivelato soltanto a pochi eletti.  

A questo punto ho visitato altri siti e ho letto veramente di tutto. Dopo aver scorso un forum di Focus.it dove un ex damanhuriano racconta la sua esperienza fatta di truffe e minacce, mi sono imbattuta nel blog Droit Fondamental dove chi scrive sembra farlo con cognizione di causa e ci racconta di una società chiusa in se stessa e che cresce i bambini nella totale ignoranza e inconsapevolezza della realtà e del mondo circostanti, riduce i suoi cittadini in una sorta di schiavitù mentale ma anche concreta, dove ogni decisione, compresa quella di avere un figlio, deve essere discussa con agli altri membri della comunità, dove si adorano divinità pagane non sempre benefiche e dove, ahimé, il denaro si rende protagonista attraverso truffe, illeciti ed estorsioni. Non dimentichiamo che il fondatore è stato recentemente indagato per evasione fiscale.

Non ho potuto evitare di dare un'occhiata anche a quanto riportato su Wikipedia, sperando di trovare una descrizione il più possibile oggettiva. La famosa enciclopedia online ha arricchito ulteriormente le informazioni in mio possesso, aggiungendo dettagli interessanti legati alla spiritualità. Per esempio, apprendo che i damanhuriani svolgono ricerche non supportate scientificamente su diversi ambiti quali la Selfica, vale a dire una tecnica per concentrare e direzionare energie vitali e intelligenti, e le linee sincroniche che collegherebbero la Terra agli altri pianeti e a tutto il resto dell'universo.
Alla voce "Aspetti critici" si citano varie fonti secondo le quali quella damanhuriana sarebbe una vera e propria setta che opera tramite condizionamento, abusi psicologici e in alcuni casi addirittura fisici.

Seguono altri siti che dicono più o meno le stesse cose. C'è chi sostiene questa comunità, c'è chi la condanna senza pietà. C'è addirittura un club anti-damanhur su Facebook che racconta di avvenimenti poco edificanti all'interno della comunità, c'è chi tace per paura di denunce e ripercussioni da parte degli adepti che addirittura si infiltrerebbero nei forum per controllare e vagliare i post.

Impossibile districarsi in questa foresta di opinioni e crearsene una propria senza toccare con mano questa realtà. Ma varrà la pena andare più a fondo? A che cosa potrebbe portare un'analisi più dettagliata?

Per il momento continuerò a consultare le fonti sul web e provvederò ad aggiornarvi su eventuali nuove scoperte. Nel frattempo ho scovato un libro online scritto da un damanhuriano che mi sto apprestando a leggere. Se dovesse essere il caso, ve ne parlerò nei prossimi giorni.

Nel frattempo, saranno graditi commenti da parte vostra.

2 commenti:

  1. Meglio tardi che mai
    ardua la mia missione di informare le persone che nutrono dubbi circa quella comunità, comunque ho allestito un sitoweb: www.caproespiatorio.net ed un blog: vidraccocity.blogspot.com
    spero esaustivo.
    La realtà che si vive dentro quella comunità è ben diversa da come la raccontano i portavoce della stessa. Lo dimostra il fatto che hanno promosso appunto un ufficio stampa per le relazioni con "estero". Capisci per loro fuori della comunità è un altra nazione. Questo modo di vedere le cose la dice lunga sul razzismo velato che usano per distinguersi in ogni ambito. Sembra che la loro esistenza sia basata solo sul riconoscimento da parte della società e delle sue istituzioni italiane ed estere.
    un vero colabrodo filosofico che miete le sue vittime ciclicamente, perdite calcolate, come sostiene il loro guru, non persone ma perdite.

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    1. Grazie Franco, andrò sicuramente a dare un'occhiata al tuo sito e al blog.

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